venerdì 18 aprile 2008,4/18/2008 09:29:00 AM
Che cos'è l'essere??
Che cos'è l'essere??


La metafisica è lo studio dell’essere. Aristotele dice che l’essere non ha un'unica forma né un'unica accezione (cioè la molteplicità di aspetti e di significati). L’essere si manifesta in una inesauribile molteplicità di forme. Tra i modi di darsi dell’essere, Aristotele a raccolto quelli basilari in una classificazione:
1. l’essere come accidente;
2. l’essere come vero;
3. l’essere come atto e potenza;
4. l’essere per sé (o le categorie).


Le categorie



Esse rappresentano il significato dell’essere più importante, tutti gli altri rinviano ad esso. Per categorie Aristotele intende le caratteristiche fondamentali dell’essere, cioè quelle determinazioni generalissime che ogni essere possiede necessariamente e sono: la SOSTANZA, la QUALITA’, la QUANTITA’, la RELAZIONE, l’AGIRE, il SUBIRE, il DOVE (luogo), il QUANDO (tempo). Aristotele ne aggiunge altre due: lo STATO (porta le scarpe) e l’essere in una certa SITUAZIONE (sta seduto).

Dal punto di vista ontologico le categorie sono i generi supremi dell’essere (modi in cui la realtà si presenta) dal punto di vista logico esse sono i vari modi con cui si dice l’essere delle cose: “Socrate è un uomo (sostanza); è bello o brutto (qualità); alto o basso (quantità); vicino o lontano (relazione); sta facendo o subendo qualcosa (agire e subire); è in questo o quell’altro luogo o tempo (dove e quando)”.
La più importante delle categorie è la sostanza, poiché tutte le altre la presuppongono. Il qualche cosa è la sostanza, che è il polo unificante o il centro di riferimento delle categorie.
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La filosofia deve ridurre tutti i molteplici significati della parola essere ad un significato unico e fondamentale, per fare questo, ha bisogno di un principio fondamentale, il principio di non-contraddizione. Aristotele spiega questo principio in due modi:
1. è impossibile che la stessa cosa insieme inerisca e non inerisca alla medesima cosa e secondo il medesimo rispetto;
2. è impossibile che la stessa cosa sia e insieme non sia.

La prima formula (1) esprime l’impossibilità logica di affermare e negare nello stesso tempo uno stesso predicato intorno ad uno stesso soggetto. La seconda formula (2) esprime l’impossibilità ontologica che un determinato essere sia, e insieme non sia, quello che è.
Il principio di non-contraddizione significa che ogni essere ha una sua natura determinata che è impossibile negare e che è necessaria, in quanto non può essere diversa da quello che è. Aristotele chiama sostanza la natura necessaria di un essere qualsiasi, la sostanza è l’equivalente ontologico del principio logico di non-contraddizione.
 
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