Il sillogismo (dal greco συλλογισμός, sulloghismós - ragionamento concatenato, formato da συν "insieme" e λογισμός "calcolo") è un tipo di ragionamento dimostrativo che fu teorizzato per la prima volta da Aristotele, il quale, partendo dai tre tipi di termine "maggiore" (che funge da soggetto nella conclusione), "medio" e "minore" (che nella conclusione funge da predicato) classificati in base al rapporto contenente - contenuto, giunge ad una conclusione collegando i suddetti termini attraverso brevi enunciati (premesse).
La forma di sillogismo più comune è il sillogismo categorico (solitamente per sillogismo si intende sillogismo categorico). Le proposizioni che compongono un sillogismo categorico possono essere universali affermative ("Tutti gli A sono B"), universali negative ("Nessun A è B"), particolari affermative ("Qualche A è B"), particolari negative ("Qualche A non è B"). La posizione del termine medio nelle due premesse determina la figura del sillogismo: Aristotele ne classificò tre, gli scolastici ne aggiunsero una quarta. La forma delle proposizioni contenute nel sillogismo ne determina il modo; la filosofia scolastica classificò i modi del sillogismo adoperando la prima o la seconda vocale (rispettivamente se universale o particolare) dei verbi affirmo e nego.
Per fare un esempio:
- (premessa maggiore) Tutti i gli uomini sono mortali
- (premessa minore) Tutti i greci sono uomini
- (conclusione) Tutti i greci sono mortali
Nell'esempio in questione, uomo, mortale e greco sono termini (rispettivamente medio, maggiore e minore)
Un sillogismo è considerato valido se un qualsiasi ragionamento di quella forma è sempre valido. Quindi il silllogismo:
- Alcuni uomini sono italiani
- Qualche uomo è biondo
- Quindi qualche italiano è biondo,
non è valido anche se tutte le sue proposizioni sono vere, perché il corrispondente sillogismo, diverso ma della stessa forma:
- alcuni esseri viventi sono uomini
- alcuni esseri viventi sono elefanti
- quindi alcuni uomini sono elefanti,
non conclude correttamente.